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[Editoriale] I “Giga”: perché gli operatori ne offrono sempre meno?

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Giga“. “Ho finito il Giga“. “Ho finito Internet: ora navigo lento uffa!“. Ormai queste frasi sono diventati abituali per tutti coloro che utilizzano assiduamente il proprio smartphone: ma perché gli operatori sono sempre meno propensi ad offrire Giga di dati?

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Partiamo dal fatto che oltre un decennio fa – quando la connettività dati sui cellulari era pressoché inutilizzata – gli operatori offrivano pacchetti dati anche da 15GB per una decina di Euro al mese. Gli operatori potevano viaggiare sul velluto, in quanto la velocità di connessione allora disponibile – GPRS o EDGE – non permetteva di raggiungere buone velocità di navigazione e, d’altro canto, il traffico dati sulle reti era minimo: questo faceva in modo che gli operatori potevano “regalare” Giga in cambio di pochi Euro

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Dal 2008 ad oggi il traffico dati sulle reti mobili italiane è salito vertiginosamente, a causa dell’avvento dello smartphone: avere Internet sempre nel palmo della mano era una manna dal cielo. Whatsapp fa il suo esordio, gli SMS vengono meno, gli operatori non vendono più le loro offerte “Con 20 euro al mese, chiami tutti i numeri TIM che vuoi” e sono dovuti correre ai ripari

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Di pari passo, la velocità di connessione è aumentata drasticamente: basti pensare che nel 2005, con l’avvento delle prime reti UMTS in territorio italiano, la velocità di download media era di “appena” 80kb\s sulla rete. Una velocità che oggi ci appare irrisoria, ma ai tempi era qualcosa di incredibilmente veloce. Ad oggi, con l’arrivo della LTE (più – erroneamente – nota, nonché pubblicizzata, come 4G), è possibile – in linea teorica – scaricare “un Giga” in appena 30 secondi. Pensateci… in 30 secondi avreste già “finito” il vostro “Giga”

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La principale causa di questo decremento dell’offerta dati – escludendo il puro motivo di marketing e quindi della remunerazione degli operatori – è la saturazione delle Torri cellulari: migliaia di smartphone che richiedono pacchetti dati portano al congestionamento della Rete, quindi a disservizi per i Clienti. Perciò, gli operatori hanno – per forza di cose – dovuto ridurre drasticamente i pacchetti dati (basti pensare che oggi TIM offre dei miseri 500MB al mese per ricaricabili) e introdotto – al superamento della soglia prefissata – il “castramento” della connessione (i famosi 32kb\s). E chi ha un’offerta precedente se la tiene stretta (vedasi SuperInternet di 3 Italia vecchia edizione – che permetteva con 5 Euro al mese 3GB di traffico dati senza alcun limite giornaliero)

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Tutto ciò per arrivare ad una semplice conclusione: sono necessari investimenti massicci sulle infrastrutture, per poter aumentare il traffico dati dei clienti. Ad oggi la connettività cellulare è utilizzata praticamente da chiunque. E’ palese ormai il fatto che – dati alla mano – tutti gli operatori attuino un cartello (ndr stessa offerta allo stesso prezzo per tutti gli operatori). Basti pensare che l’estate 2013 TIM lanciò “TIM Special” con 2GB di traffico dati – comprendenti anche 1000 SMS, 500 minuti di chiamate verso chiunque, chiamate illimitate verso un numero TIM e il servizio di streaming musicale Cubomusica – a 10 Euro al mese, e dopo non appena una settimana Vodafone pubblicò la IDENTICA offerta allo stesso IDENTICO prezzo

E’ ovvio che sotto tutto ci sono gli interessi economici, questo in ogni cosa al mondo oggi: alla fine chi ci rimette sono sempre e solo i clienti…

Giammarco
Studente universitario, appassionato di tecnologia - Amministratore & Fondatore di Techdevice -

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