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[Editoriale] 3 Italia attiverà un blocco della pubblicità su rete mobile: i piccoli siti hanno le ore contate?

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3 Italia si prepara ad una operazione che potrebbe ridisegnare il quadro dell’advertising su rete mobile: H3G attiverà un barring dei popup pubblicitari a livello di rete

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L’operazione verrà condotta in partnership con Shine, una azienda specializzata nella creazione di sistemi di blocco della pubblicità. Questa operazione potrebbe – potenzialmente – essere resa attivabile alla discrezionalità del client, in quanto operante direttamente a livello di rete; sarebbe la soluzione ideale. Tuttavia, nulla vieta che 3 Italia possa attivare di default la funzionalità, senza alcuna possibilità di scelta per l’utente finale. I vantaggi per l’utente finale sono evidenti: addio fastidiosi popup pubblicitari, addio pubblicità, addio banner invasivi inseriti dai siti web per massimizzare i guadagni. E’ la politica intrapresa dai nostri principali quotidiani nazionali, che hanno fatto dei loro siti web 80% pubblicità, 20% articoli (laddove il contenuto non è offerto dietro pagamento di un canone). Per non parlare del fattore social: il click-baiting raggiunge livelli epocali, creando ad-hoc ogni titolo sui social per indurre il click dell’utente, reindirizzandolo sul sito web e aumentando così i profitti grazie alle maggiori visualizzazioni. Il fenomeno è ad oggi così diffuso – e noto agli utenti! – che sui social sono iniziate vere e proprie battaglie al click-baiting, “spoilerando” nei commenti di un post il contenuto della notizia. Creazioni che arrivano sino al punto di sfruttare economicamente il decesso di una persona in un caso di cronaca (qualcuno ha nominato Il Mattino?); si pone un problema di etica o di disinformazione? Per quei “giornalisti” evidentemente la risposta non può che essere negativa.

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L’operazione di 3 Italia sicuramente è vantaggiosa per l’utente finale, che potrà godere di una user experience nettamente superiore. Tuttavia, l’operazione potrebbe collimare nell’azzerare i guadagni dei piccoli siti informativi, che utilizzano l’advertising come fonte di autofinanziamento per il pagamento dei propri server, che inseriscono nei propri siti web o blog dei piccoli banner assolutamente poco invasivi per l’utente. L’unica garanzia – ad oggi – proviene da un portavoce di 3 UK, che ha assicurato che il sistema introdotto da Shine sarà mirato a bloccare esclusivamente le pubblicità che danneggino l’esperienza web dell’utente: speriamo che H3G tenga fede all’accordo. Altrimenti il vantaggio per l’utente si tradurrà in uno svantaggio, con una progressiva diminuzione della quantità (e qualità!) dell’informazione online.

grazie @Tom’s Hardware

Giammarco
Studente universitario, appassionato di tecnologia - Amministratore & Fondatore di Techdevice -

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